google.com, pub-5905054566263355, DIRECT, f08c47fec0942fa0 la geografia della terra

domenica 3 novembre 2024

il sistema solare

 Il sistema solare è un insieme di corpi celesti che orbitano attorno a una stella centrale, il Sole. Esso comprende otto pianeti principali, vari pianeti nani, satelliti naturali (lune), asteroidi, comete e polveri interstellari. Ecco una panoramica dei principali componenti del sistema solare:

1. Il Sole

  • Descrizione: Il Sole è una stella di tipo G, una grande sfera di plasma che emette luce e calore grazie alla fusione nucleare che avviene nel suo nucleo. Rappresenta oltre il 99% della massa del sistema solare.
  • Funzione: Fornisce l'energia necessaria alla vita sulla Terra e regola le orbite degli altri corpi celesti grazie alla sua intensa gravità.

2. I Pianeti

Il sistema solare è composto da otto pianeti principali, suddivisi in due categorie:

Pianeti Terrestri

Questi pianeti hanno una superficie solida e sono più vicini al Sole.

  • Mercurio: Il pianeta più vicino al Sole, senza atmosfera significativa e con temperature estremamente variabili.
  • Venere: Simile alla Terra in dimensioni, ma con un'atmosfera densa e calda, ricca di anidride carbonica.
  • Terra: L'unico pianeta conosciuto ad ospitare la vita, con un'atmosfera ricca di ossigeno e acqua liquida.
  • Marte: Conosciuto come il "pianeta rosso" per il suo suolo ricco di ossido di ferro, ha la presenza di ghiaccio e segni di antichi corsi d'acqua.

Pianeti Giganti

Questi pianeti sono più grandi e hanno atmosfere spesse.

  • Giove: Il pianeta più grande del sistema solare, noto per la sua Grande Macchia Rossa, una gigantesca tempesta.
  • Saturno: Famoso per i suoi anelli spettacolari, composti da ghiaccio e particelle rocciose.
  • Urano: Un pianeta ghiacciato con un'asse di rotazione inclinato, che lo fa ruotare quasi sul fianco.
  • Nettuno: Il pianeta più lontano dal Sole, con venti estremamente forti e una superficie blu dovuta alla presenza di metano.

3. Pianeti Nani

Tra i pianeti nani più noti ci sono:

  • Plutone: Un tempo considerato il nono pianeta, ora classificato come pianeta nano. Ha un'atmosfera sottile e un orbitale altamente ellittico.
  • Eris: Un pianeta nano situato oltre Plutone, leggermente più massiccio di quest'ultimo.
  • Haumea e Makemake: Altri pianeti nani noti nel sistema solare esterno.

4. Satelliti Naturali

Molti pianeti hanno lune, che sono corpi celesti che orbitano attorno a un pianeta. La Terra ha una luna, mentre Giove e Saturno hanno decine di lune.

5. Asteroidi e Comete

  • Asteroidi: Corpi rocciosi che orbitano principalmente nella cintura degli asteroidi tra Marte e Giove. Alcuni noti includono Cerere (che è anche un pianeta nano), Vesta e Pallas.
  • Comete: Costituite principalmente da ghiaccio e polvere, quando si avvicinano al Sole sviluppano una coda luminosa. Un esempio famoso è la Cometa di Halley.

6. La Cintura di Kuiper e la Nube di Oort

  • Cintura di Kuiper: Una regione oltre Nettuno piena di oggetti ghiacciati, tra cui molti pianeti nani.
  • Nube di Oort: Una teoria che descrive una vasta sfera di comete che circonda il sistema solare, a una grande distanza dal Sole.

Conclusione

Il sistema solare è un luogo straordinario e complesso, ricco di diversità e meraviglie. Le esplorazioni spaziali, sia con sonde che con telescopi, continuano a rivelare nuove informazioni su questo affascinante insieme di corpi celesti. Se hai domande specifiche su uno degli elementi del sistema solare o su un argomento correlato, fammi sapere!

sabato 28 settembre 2024

Geografia della Terra : Una Panoramica

 

Geografia della Terra: Una Panoramica

La geografia è lo studio delle caratteristiche fisiche della Terra, delle sue forme di paesaggio, dei fenomeni naturali, del clima e delle interazioni tra ambiente e attività umane. La Terra, con una superficie di circa 510 milioni di km², è composta da terraferma e acqua, ma è un ecosistema complesso e interconnesso in cui ogni componente gioca un ruolo vitale.

Continenti e Oceani

La superficie terrestre è divisa in continenti e oceani. Ci sono sette continenti: Africa, Antartide, Asia, Europa, Nord America, Oceania e Sud America. Ognuno di questi ha caratteristiche geografiche uniche, dalle catene montuose alle pianure, dai deserti alle foreste tropicali.

I principali oceani della Terra sono cinque: l'Oceano Pacifico, l'Oceano Atlantico, l'Oceano Indiano, l'Oceano Artico e l'Oceano Antartico (o Meridionale). Gli oceani coprono circa il 71% della superficie terrestre e sono essenziali per il clima globale e per il ciclo dell'acqua.

Morfologia del Terreno

La morfologia della Terra varia enormemente da un luogo all'altro. Le principali caratteristiche fisiche includono:

  • Montagne, come l'Himalaya (con l'Everest, la montagna più alta del mondo) e le Ande.
  • Deserti, come il Sahara in Africa e il Deserto del Gobi in Asia.
  • Fiumi, come il Nilo, il più lungo al mondo, e l'Amazzonia, che trasporta il più grande volume di acqua.
  • Foreste, tra cui la Foresta Amazzonica in Sud America e le foreste temperate del Nord America e dell'Europa.
  • Vulcani, alcuni ancora attivi come il Vesuvio in Italia e il Mauna Loa nelle Hawaii.

Climi della Terra

Il clima sulla Terra varia notevolmente a seconda della latitudine e della altitudine. Si possono distinguere vari tipi di clima, tra cui:

  • Clima polare, freddo tutto l'anno e presente nelle regioni dell'Artico e dell'Antartide.
  • Clima temperato, con quattro stagioni ben definite, come nelle regioni dell'Europa centrale e degli Stati Uniti.
  • Clima tropicale, caldo e umido, tipico delle zone vicine all'equatore come l'Amazzonia.
  • Clima desertico, caratterizzato da scarse precipitazioni, presente in aree come il Sahara o il Deserto dell'Atacama.

Tectonica a Placche

Un aspetto fondamentale della geografia fisica della Terra è la tettonica a placche, che descrive come la crosta terrestre sia divisa in diverse placche tettoniche che galleggiano sul mantello sottostante. Il movimento di queste placche è responsabile di fenomeni come:

  • Terremoti, che si verificano principalmente lungo i margini delle placche.
  • Vulcani, che spesso si trovano ai confini delle placche o in punti caldi.
  • Formazione di montagne, come l'Himalaya, che si è formato dalla collisione tra la placca indiana e quella eurasiatica.

Cambiamenti Climatici e Impatti Geografici

Negli ultimi decenni, il cambiamento climatico ha avuto un impatto significativo sulla geografia terrestre. L'aumento delle temperature globali sta causando lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento del livello del mare, modificando le coste e le aree abitabili. Inoltre, le modifiche ai pattern meteorologici stanno influenzando l'agricoltura, la biodiversità e la distribuzione delle risorse idriche.

Biodiversità e Ecosistemi

La Terra ospita una straordinaria varietà di ecosistemi e specie viventi. I principali biomi includono:

  • Foreste pluviali tropicali, che contengono la maggior parte della biodiversità mondiale.
  • Tundra artica, caratterizzata da temperature rigide e flora e fauna adattate al freddo.
  • Deserti, dove solo le piante e gli animali più resistenti riescono a sopravvivere.
  • Barriere coralline, come la Grande Barriera Corallina, che sono ecosistemi marini vitali per molte specie.

Geografia Umana

Oltre agli aspetti fisici, la geografia si occupa anche di come gli esseri umani interagiscono con l'ambiente. Questo include lo studio delle città, dei sistemi di trasporto, dell'agricoltura e delle risorse naturali. La distribuzione della popolazione è influenzata dalla geografia, con le aree costiere che spesso ospitano la maggior parte degli abitanti del pianeta.


La geografia della Terra è un campo di studio affascinante, che unisce la comprensione delle dinamiche fisiche del pianeta con l'interazione delle attività umane. Studiare la geografia ci aiuta a comprendere meglio il nostro mondo e a gestirne le risorse in modo sostenibile per il futuro.

martedì 27 agosto 2024

la terra - fenomeni atmosferici

 la terra - fenomeni atmosferici


LA NEBBIA - La nebbia è vapore acqueo condensato presso il suolo, e si forma perché l'aria fredda viene a contatto con una superficie umida più calda e umida, oppure perché l'aria una corrente di aria calda sfiora il suolo che ha subìto un raffreddamento.

LA NEVE - La neve si ha quando la temperatura ambientale scende sotto 0° C ed il vapore acqueo perde il calore di vaporizzazione e quello di fusione, passando, per sublimazione, allo stato solido, sotto forma di piccoli cristalli aghiformi, riuniti in gruppi a simmetria esagonali. Tali gruppi si agglomerano, se  l'aria è calma, e si saldano forando i fiocchi di neve. La precipitazione nevosa dipende dalla latitudine e dall'altitudine: è tipica delle zone polari e delle temperate fredde; ma può verificarsi anche nelle zone tropicali, in luoghi posti a notevole altezza. Nelle zone temprate, il bianco manto nevoso che si estende sul suolo protegge dai morsi del freddo i seminati e le radici delle piante. La quantità di neve  caduta si misura con i nivometri, oppure può essere valutata direttamente determinando, per mezzo di un regolo graduato, lo spessore che si è formato sulla superficie terrestre.

LA GRANDINE - La grandine, idrometeora passeggera e limitata a zone ristrette, è formata da chicchi di ghiaccio  distribuito, in modo concentrico, attorno ad un nucleo di nevischio o pulviscolo atmosferico. Circa la formazione di chicchi si suppone che  le gocce d'acqua di una nube, sospinte  da una raffica di vento a notevole altezza, solidifichino bruscamente; cessata la raffica, ricadono nella zona delle gocce liquide, rivestendosi di un nuovo velo d'acqua. Rimandate in alto d auna nuova raffica, il velo d'acqua solidifica,  formando un secondo strato. Il fenomeno può ripetersi più volte fino a che il chicco precipita al suolo per il suo peso. La grandine cade solitamente durante i temporali estivi; le dimensioni  dei chicchi variano da quella di chicco di riso a quella di un mandarino. Eccezionalmente si sono avuti blocchi irregolari del peso di oltre 550 g.

LA RUGIADA - La rugiada è vapore acqueo condensato a contatto dei corpi raffreddati e posti in vicinanza del suolo. Essa si forma abbondantemente in primavera ed in autunno; è invece rara d'inverno. Nelle calme e serene notti  estive, il rapido irraggiamento del suolo richiama correnti di aria fredda che abbassano la temperatura dei corpi posti  nelle immediate vicinanze del terreno. per cui condensa sopra di essi il vapore contenuto nell'aria o emesso dalle piante per mezzo della trapirazione. La misura della rugiada si fa mediante strumenti chiamati drosometri.

LA BRINA - La brina è vapore acqueo passato allo stato solido e depositato sugli oggetti, posti  ad uno o due metri di distanza dal suolo sotto forma di minuti cristalli aghiformi. Essa si forma nelle notti successive a giornate serene ma fredde e quando la temperatura scende sotto 0° C. La brina forma sugli oggetti  fantastici ma fugaci cristalli di aspetto simile a quelli della neve. E' tipicamente invernale, quella primaverile è molto dannosa per le colture.

LA GALAVERNA - La galaverna è brina che in notevole quantità ricopre quasi completamente i vegetali, i monumenti, i fili elettrici ecc. in moo tale da apparire come l'effetto di una  nevicata.

IL GELICIDIO - Il gelicidio  è pioggia che cade a temperatura sotto 0°, ma si mantiene liquida per soprafusione e congela istantaneamente a contatto del terreno  e dei vegetali freddissimi, ricoprendoli di uno strato di ghiaccio. La meteora ha effetti disastrosi sugli alberi, i cui rami non di rado cedono sotto il peso del ghiaccio

martedì 11 giugno 2024

geografia della terra - le nubi

 geografia della terra - le nubi


Le nubi possono considerarsi come nebbia degli alti strati dell'atmosfera. Esse sono formate da minuscole goccioline d'acqua e vengono prodotte dalla condensazione del vapore acqueo  o dal raffreddamento di una colonna d'aria umida ascendente, oppure dall'incontro di masse d'aria che tra loro hanno diverso grado di umidità   e di temperatura. Sono dotate di un movimento lento o rapido in senso verticale od orizzontale, e la loro velocità si misura con strumenti, detti nefoscopi.

Le nubi si dividono in 4 famiglie; nubi alte  o superiori , nubi medie, nubi basse o inferiori o nubi a sviluppo verticale.


A)nubi basse: sono comprese fra il limite medio di 2.000 metri e poche centinaia di metri dal suolo. Comprendono gli stato-cumuli, i nembi-strati  e gli strati: Gli  strato-cumuli sono costituiti  da ammassi estesi e rotondeggianti piuttosto scuri  e sovrapposti, attraverso i quali è possibile talvolta intravedere il cielo azzurro. Si trovano adale.

B) Nubi medie : vanno dal limite medio di 2.000 a 6.000 metri e sono costituite dagli alto-strati e dagli alto-cumuli. Gli  alto-strati formano un velo di colore grigio bluastro molto esteso orizzontalmente, tanto da coprire buona parte del cielo , e disposto a strati. La loro altezza media è di 4.000 metri. Gli alto-cumuli si prese4ntano sotto l'aspetto di batuffoli il cui colore è grigiastro al centro e bianco ai bordi. Formano talvolta una distesa compatta, conferendo al cielo un aspetto  volgarmente  detto a pagnotte. La loro altezza media è di 3.500 metri.

C)nubi alte: si formano ad un'altezza che va dal limite medio di 6.000a 12.000 metri  e sono costituite da cirri, dai cirro-stratie da cirro-cumuli. I cirri sono nubi bianche formate da piccoli cristalli di ghiaccio e presentano forme ritorte per i venti che soffiano con violenza nella parte alta dell'atmosfera. Si trovano ad un'altezza media di 9.000 metri. I cirro-strati sono anch'essi costituiti da aghetti di ghiaccio, ma formano strisce lunghe attraverso il cielo, fino a coprirlo quasi del tutto, e prendono l'aspetto di flocculi bianchi raggruppati in strati e banchi, secondo  linee parallele e increspate. Il loro  aspetto ha originato la denominazione di cielo a pecorelle. Si formano  ad un'altezza media di 7.000 metri e presagiscono un mutamento di tempo. I cirri si dispongono spesso in una serie di fasce parallele, distribuite nell'atmosfera,la cui direzione corrisponde, in genere, alla linea del meridiano geomagnetico del luogo di osservaszione: il femnomeno fu chiamato da Humboldt delle fasce parallele e si pensava che avesse qualche relazione con la formazione delle aurore polar: Ultimamente è stata avanzata una nuova ipotesi su questo tipico allineamento. Le particelle di ghiaccio, che costituiscono le nubi , si formano intorno a particelle di polvere in parte di origine meteorica. Quando la polvere  meteorica risulterà formata di materiale ferroso, le nubi si disporranno lungo le linee di forza del campo geomagnetico.  

D) nubi a sviluppo verticale sono bubi formate dalle correnti ascendenti d'aria. Comprendono i cumuli-nembi, caratteristici delle formazioni temporalesche, sono  di colore scuro inferiormente e bianco grigiastro superiormente. Si presentano come ammassi a forma di montagne, di torri o di enormi incudini. La loro altezza media è di 2000 metri. I cumuli sono nubi spesse, grandiose ed imponenti, a contorni  definiti con la base approssimativamente orizzontale e la sommità con protuberanze rotondeggianti  a forma di cavolfiore. La loro altezza media è di 1800 metri.

La nuvolosità o grado di nuvolosità è  è il rapporto tra la parte del cielo coperto di nubi e la parte totale visibile. Si esprime in decimi. Nuvolosità10-5-0 vuol dire rispettivamente cielo coperto, cielo metà coperto e cielo sereno. Essa si registra con l'eliofanografo

.


 

martedì 27 giugno 2023

parti della terra

 parti della terra 


Il globo terrestre è costituito di tre parti principali: la litosfera, l'idrosfera e l'atmosfera. Tutta la superficie terrestre misura 510 milioni di chilometri quadrati; le acque si estendono per circa 360 milioni di chilometri quadrati, mentre le terre emerse occupano solo i restanti 150 milioni di chilometri quadrati. Cioè, 3/4 circa della superficie del nostro pianeta sono occupati dalle acque e i 1/4 dalle terre emerse. Queste raggruppate per la maggior parte nell'emisfero boreale, non  costituiscono una superficie continua ma sono divise in estensioni più o meno grandi dette continenti e isole.

i continenti e le parti del mondo 

Le terre emerse formano 4 continenti, fra loro staccati, paragonabili ad un sistema di blocchi insulari interrotti, che vengono distinti in :

1) continente Antico (84 milioni di chilometri quadrati) che comprende l'Europa, l'Asia e l'Africa ed è così chiamato perchè fu l'unico sconosciuto, anche se non completamente, dai popoli dell'età antica e del Medio Evo;
2) continente Nuovo (42 milioni di chilometri quadrati) che comprende l'America del Nord e dall'America del Sud e scoperto nel 1492 da Cristoforo Colombo;
3)Continente Nuovissimo (9 milioni di chilometri quadrati) che comprende l'Australia e le isole dell'Oceano Pacifico (Oceania) ed è chiamato così perchè scoperto per ultimo verso la fine del XVI secolo;
4)Continente Antartico e Antartide (14 milioni di chilometri quadrati), che comprende le terre che coprono la calotta antartica; la sua esplorazione è la più recente.

Seguendo però un criterio geografico-storico, le terre emerse vengono divise nelle seguenti parti, ciascuna delle quali si presenta con una particolare fisionomia umana, a causa della proprio posizione geografia e della storia dei suoi abitanti : Europa, Asia, America del Nord, America del Sud, Australia e Antartide.
L'Europa da un punto di vista puramente geografico, si può considerare l'appendice occidentale di quel continente che i geografi, fondendo insieme Europa e Asia chiamano Eurasia.
Le terre meno estese di continenti ma prossime ad essi e circondate da ogni parte dal maro sono isole e rappresentano l'8% della litosfera. Possono essere continentali ed oceaniche; le Prime appartengono a blocchi continentali  di cui sono considerate forme marginali; le seconde rappresentano vette che emergono da rilievi montuosi sommersi dalle acque marine. Oltre ad essere vicine alle coste (tranne poche che sono poste in mezzo agli oceani, come l'Isola di Sant'Elena) le isole sono per lo più riunite in gruppi che prendono il nome di arcipelaghi. Le isole più piccole sono chiamati scogli. Quelle più estese sono :
Groenlandia             2.710.000 chilometri quadrati 
Nuova Guinea            785.000  chilometri quadrati
Borneo                        734.000 chilometri quadrati
Madagascar                585.000  chilometri quadrati
Baffin                          530.000 chilometri quadrati
Sumatra                       420.000 chilometri quadrati
Giappone                     226.000 chilometri quadrati
Gran Bretagna             218.000 chilometri quadrati




mercoledì 11 gennaio 2023

radioattività terrestre

 radioattività terrestre 


Gli elementi radioattivi, una cinquantina circa derivano dall'uranio, dal torio e dall'attinio. Di questi tre elementi, l'uranio ed il torio fanno parte dei costituenti della crosta terrestre. La loro continua disintegrazione, accompagnata dall'emissione di energia in gran parte calorica, ritarda il raffreddamento della terra ed è una delle cause calore terrestre e delle manifestazioni vulcaniche ed orogenetiche

mercoledì 31 agosto 2022

calore terrestre

 calore terrestre


I vulcani che eruttano lava fusa a temperatura elevatissime, le sorgenti termali, i fenomeni di vulcanismo secondario  e le dirette osservazioni termometriche eseguite in profondità, sono una prova della esistenza di un calore interno della terra. La superficie terrestre, fino ad una profondità che aumenta proporzionalmente alla latitudine, rivela una temperatura che varia col variare dell'ora del giorno e delle stagioni. 

Verso i m 30 di profondità, alle nostre latitudini, esiste uno strato con temperatura costante, detto  isotermico, indipendente da quella esterna, in cui la temperatura rimane invariabile nel corso dell'anno e corrisponde  approssimativamente alla media temperatura esterna del luogo di osservazione. 

Al di sotto dello strato isotermico si ha un incremento di temperatura più o meno regolare, in relazione con la natura delle rocce. L'aumento della temperatura con la profondità varia  da un punto all'altro della terra. Si dice  gradiente geotermico  l'aumento di temperatura che si ha scendendo  verticalmente di 100 metri; il grado geotermico è il numero di metri che occorre discendere verticalmente per avere l'aumento di 1°di temperatura  Si usa dire che il grado geotermico è in media di circa 33 metri per 1°C ma questa indicazione ha ben poco significato. Nei grandi bacini sedimentari per esempio  il grado geotermico è di 60 m per 1° C. 

L'aumento di temperatura non procede con lo stesso ritmo fino al nucleo terrestre; se così fosse, il centro della terra verrebbe ad avere una temperatura di circa 180.000°; I sondaggi effettuati per la ricerca del petrolio  e giunti fino a 6.500 metri  circa, dimostrano invece che il gradiente geotermico non conserva lo stesso valore, ma  diminuisce sempre più  e finisce per annullarsi al disotto di una certa profondità; cosicché si può ammettere che la temperatura, dalla profondità i 3000 ° C.

 L'attuale calore terrestre in parte è ritenuto  un residuo  di quello che il pianeta possedeva alle sue origini, quando si staccò dalla massa solare in parte è prodotto da fenomeni meccanici (pressione esercitata dalla crosta terrestre) e radioattivi  oltre da reazioni chimiche.

il sistema solare

 Il sistema solare è un insieme di corpi celesti che orbitano attorno a una stella centrale, il Sole. Esso comprende otto pianeti principali...