google.com, pub-5905054566263355, DIRECT, f08c47fec0942fa0 la geografia della terra : novembre 2017

mercoledì 15 novembre 2017

legge di Titius - Bode

legge di Titius - Bode

Le distanze relative dei pianeti dal sole posta quella della terra uguale a 1  si possono fissare con una legge empirica formulata ne 1767  da Titius e pubblicata ne 1772 dall'astonomo  tedesco Bode. La legge si  deduce procedento nel seguente modo

si scrive una progressione geometrica crescente di 10 numeri  uno per ogni pianeta, compresi i pianetini con ragione 2 ed i cui primi termini  sono

0  3   6  12  24  48  96  192  384  768

ad ogni termine si aggiunge il numero 4

4  7  10  16  28  52  100  196  388  772

i termini poi ottenuti si dividono per 10

0,4  0,7  1,0  1,6  2,8   5,2  10,0  19,6  38,8  77,2

Il terzo numero 1,0 indica la distanza media terra-sole. Questa distanza della unità astronomi ca corrisponde in base ad osservazioni radar e dinamo-astronomiche a km 149.598.000. Moltiplicando  questo numero per 0,4-0,7 ecc. si hanno  rispettivamente le distanze in km di Mercurio Venere  ecc. Questi  valori sono approssimativamente vicini alle distanze reali dei pianeti  ed il sole.
Nono corrispondono affetto quelli relativi alla distanza  dei pianetini.
Volendo usare nell'ambito del sistema solare  lo stesso criterio usato per le distanze siderali  la distanza dei pianeti dal sole va da un minimo di 3 minuti luce per Mercurio a 7 ore luce per Plutone.

lunedì 6 novembre 2017

pianeti e satelliti

pianeti e satelliti

I pianeti ( dal greco planetes  = errante ) sono astri opache che si muovono intorno alle stelle da cui ricevono luce e calore. Della luce ricevuta una parte viene riflessa  ed il potere riflettente  della superficie di un pianeta cioè il rapporto  tra la quantità di luce riflessa e quella ricevuta  si chiama albedo. Le albedo per esempio di venere  della terra e della luna sono rispettivamente 0,59, 0,45, 0,07. I pianeti del sistema solare sono varie centinaia ma i principali sono
Mercurio Venere Terra Marte  Giove Saturno  Urano Nettuno e Plutone. I primi  due si dicono inferiori o intratellurici, gli altri  superiori o extra tellurici, Tranne Mercurio e Venere  i pianeti sono accompagnati da uno o più satelliti  cioè astri  che girano intorno ai pianeti e con essi introno ad una stella da cui vengono illuminati. Fra Marte Giove  si contano  oggi oltre 1600 piccoli pianeti  detti asteroidi o pianetini  il primo dei quali Cerere  fu visto  a Palermo  nel 1801  dall'astronomo Lombardo G: Piazzi. Si può aggiungere che la scoperta di Plutone risale al 1930

giovedì 2 novembre 2017

il sole

il sole

E' una stella più vicina a noi  ha uno splendore incomparabile ed è insostituibile per tutti gli esseri viventi. Il suo  calore infatti fa sì che si svolga sulla terra la fotosintesi  clorofilliana da cui dipende tutto ciò che vive  prospera sul nostro pianeta dalla pianta agli animali e all'uomo. Dista dalla terra  in media km 149.600.000^3. Ha una forma sferoidale e le sue dimensioni superano di molto quelle dei pianeti  il diametro è di km 1.400.000 circa pari a 109 volte quello della terra : la superficie è di  12.000 volte della terrestre; il volume  è 1.300.000 volte quello della terra e 500 volte quello complessivo dei pianeti; la massa  è circa 333.000 volte quella terrestre (complessivamente  la densità della materia solare  è pari a 0,25 rispetto a quella della terra). Il sole  ha un movimento di rotazione uno di rivoluzione e uno di traslazione: Il primo  si compie nello stesso senso di rotazione  dei pianeti  in circa 25 giorni nelle zone equatoriali e in 38 in quelle  polari: Si riduce da ciò i suo stato fluido. Quello di rivoluzione è dato  dal ruotare del sole intorno al centro della Galassia  con un periodo di 200 milioni di anni. In virtù della traslazione  il sole si sposta nello spazio alla velocità di 20 km  si aggira intorno  ai 6.000 ° C, mentre quella del nucleo è di oltre 20 milioni di gradi. In un minuto  1 cm^2  di superficie terrestre riceve dal Sole 1,9 piccole calorie. Tale quantità di calore  prende il nome di costante solare.
La fotosfera solare costituita da 59 elementi chimici allo stato gassoso  presenta granulazioni molto luminose (grani solari) zone di vivo splendore (facole) e chiazze oscure ( macchie solari). Queste scoperte nel 1611 da Galilei  sono voragini  circolari o spiraloidi  profonde migliaia di chilometri  e con un diametro di 300.000 km. Possono essere considerate delle feritoie attraverso le quali viene lanciata all'esterno la materia solare.
Le macchie solari sono sede di fenomeni elettrici e magnetici. Esse compaiono a gruppi da un minimo ad un massimo, nello spazio di 11 anni.
Dopo un ciclo di anni circa ne ricomincia un altro  nuove macchie  poste a circa 30° di latitudine nord e sud si spostano  verso l'equatore dove giungono dopo circa 11 anni poi scompaiono. L'esplosione di attività  solare che si scatena al compimento dell'undicesimo anno va sotto il nome di massimo solare.
La fotosfera è avvolta dall'atmosfera solare distinta di norma in tre strati : lo strato invertente con uno spessore di poche centinaia di chilometri  in cui è stata rivelata la presenza di idrogeno  elio ossigeno e azoto ai quali vanno aggiunti il calcio  il ferro e il magnesio  allo stato di vapore: La cromosfera  formata essenzialmente  di idrogeno ed elio la quale durante le eclissi totali di Sole  ha l'aspetto di un 'aureola rosea  da cui si innalzano gigantesche masse di gas luminoso  dette protuberanze e la corona solare molto estesa e rarefatta formata con tutta probabilità di gas altamente ionizzati e di elettroni capaci di riflettere  e di polarizzare la luce. Nelle eclissi  di sole la corona solare ha l'aspetto di una bianca fascia frangiata esternamente i cui raggi detti raggi coronali attingono altezze che si possono  valutare ad oltre 15 milioni di km. E' opportuno  precisare che i suddetti strati dell'atmosfera solare non sono  tra loro nettamente divisi  al nomenclatura adottata è una nomenclatura di comodo che consente di distinguere i vali livelli atmosferici.

mercoledì 1 novembre 2017

sistema eliocentrico o copernicano

sistema eliocentrico o copernicano

Il sistema geocentrico tenne campo per oltre un millennio nonostante che più di una voce  si sia levata a denunciare l'erroneità di tale concezione. Solo intorno al 1500 fu formulata con solide basi scientifiche una nuova teoria. Il canonico  Niccolò Copernico (1473-1543) celebre astronomo polacco che visse parecchi anni in Italia  e precisamente a Bologna Ferrara Padova e Roma dove insegnò matematica sulla scorta delle osservazioni e delle scoperte del matematico Aristarco di Samo (III secolo a.C.) elaborò ed espose il suo celebre sistema eliocentrico (= avente per centro il sole) nel libro  "De revolutionibus orbium coelestium libri VI"  pubblicato dopo la sua morte e dedicato al papa Paolo III. Egli giunse a provare che il Sole è al centro del sistema solare e che i pianeti compresa la Terra girano interno ad esso,  descrivendo  orbite circolari. Il movimento circolare  è da lui ritenuto i movimento naturale per le cose rotonde. Il libro di Copernico  segnò una delle svolte essenziali del pensiero. Con esso si aprirono  i tempi moderni, non solo per l'astronomia ma anche per la filosofi. Occorre  però precisare che il pensiero  di Copernico ed il suo sistema  non hanno il carattere razionale che viene attribuito loro. Egli pone il Sole al centro dell'Universo al centro della sfera delle stelle fisse ma commette l'errore di non considerarlo  come centro delle orbite planetarie : i movimenti dei pianeti esterni sono da lui riferiti non già al sole  fisso  ma al centro dell'orbita terrestre  che non coincide con il sole.
La teoria copernicana  fu sostenuta validamente da Galileo Galilei (1564-1642) e perfezionata dall'astronomo tedesco Giovanni  Keplero (1571-1630). Galileo scoprì  fra l'altro con il suo cannocchiale astronomico i 4 satelliti maggiori di Giove  (Io , Europa, Ganimede e Callisto)  da lui chiamati pianeti medicei  in onore di Cosimo II De Medici  Granduca di Toscana. Questa ultima scoperta  rappresentava una prova della teoria eliocentrica: come Giove è circondato dai suoi satelliti anche il Sole  è circondato dai suoi pianeti.
A conclusione  di quanto è stato detto  si può aggiungere che il danese Tycho Brahe (1546-1601) il più grande astronomo dell'epoca  anti copernicano ma non convinto Tolemaico  volendo conciliare i due sistemi  ne immaginò uno  nel quale il Sole e la Luna girano intorno alla Terra e 5 pianeti  ruotano intorno al sole.

sistema geocentrico o tolemaico

sistema geocentrico o tolemaico

Anticamente 5 erano i  Pianeti conosciuti e visibili ad occhio nudo  Mercurio Venere Marte Giove e Saturno. Ad essi  furono aggiunti Luna e Sole. Quest'ultima stella infatti fu scambiata per un pianeta perché erroneamente  venne ritenuto vero il suo apparente movimento intorno alla terra. L'astronomo e geografo greco Claudio Tolomeo (138-180 d.C.) nato e vissuto in Egitto autore della grandiosa opera in 13 volumi intitolata l'Amalgesto  per cui meritò l'appellativo di sublime e divino servendosi del materiale lasciato dai suoi predecessori specialmente da Ipparco di Nicea (150  a:C: ) perfezionò e divulgò il sistema geocentrico  (avente per centro la terra) detto anche sistema tolemaico.
 Secondo tale sistema  la Terra era immobile al centro dell'Universo ed attorno ad essa giravano 7 pianeti: Luna Mercurio Venere Sole  Marte Giove e Saturno. Essi si trovavano  sull'equatore di altrettanti cieli  trasparenti e invisibili che avevano lo stesso nome dei pianeti circondati a loro volta dal cielo delle stelle fisse che formava l'ottavo cielo. Il cielo stellato aveva per asse l'asse del mondo e in 24 ore ruotava intorno alla Terra da oriente ad occidente trascinando tutti gli altri cieli sottostanti. Questi cieli  avevano oltre al moto comune diurno  comunicato un moto proprio  di durata variabile  dall'uno e dall'altro  che si effettuava da occidente ad oriente in senso contrario  quindi al primo  su assi che  risultavano variamente obliqui rispetto a quello del cielo stellato e le cui orbite  erano proiettate  su una fascia del cielo stellato detta Zodiaco. Con la scoperta della precessione degli equinozi  al cielo stellato avrebbero  dovuto attribuire  simultaneamente  due movimenti propri in senso contrario  quello diurno in senso orario  sul piano dell'equatore e quello di precessione degli equinozi in senso antiorario  sul piano dell'eclittica: Assegnarono allora ad esso come moto  proprio solo il lento moto di  precessione stimato  pari ad 1° ogni 100 anni e posero un altro cielo chiamato Primo Mobile o Cristallino al di fuori delle stelle fisse  che possedeva solo il moto diurno  e presiedeva a quello sempre diurno di tutti gli altri cieli  compreso quello delle stelle fisse  da oriente ad occidente. Si ebbero così 9 cieli ai quali nel Medioevo  aggiunsero un decimo cielo l'Empireo considerato immobile immateriale sede di Dio degli Angeli  e dei beati. I cieli  impiegavano un giorno per ruotare intorno alla Terra ed erano dotati di diversa velocità.
Il sole compiva il suo moto proprio  con velocità uniforme descrivendo una circonferenza leggermente eccentrica rispetto alla Terra detta deferente. Gli altri pianeti invece di percorrere direttamente il lor cerchio ruotavano sopra un cerchio più piccolo detto epiciclo che aveva per centro un punto del deferente. Marte  per esempio descriveva il suo epiciclo  ma veniva trscinato  contemporaneamente dal suo deferente intorno alla Terra per cui quando si trovava nella metà dell'epiciclo che si muoveva nello stesso senso del deferente aveva un moto diretto, quando  era nella metà dell'epiciclo  che si muoveva in senso opposto  al deferente compiva un moto retrogrado.
Dante  nella topografia del suo poema segue la teoria geocentrica

parti della terra

 parti della terra  Il globo terrestre è costituito di tre parti principali: la litosfera, l'idrosfera e l'atmosfera. Tutta la super...