
Una recente teoria che possiamo chiamare teoria dell'ambiplasma tenta di spiegare la causa della grande esplosione del primitivo Universo. Il fisico svedese Hannes Alfvén fondatore di quella nuova dottrina che va sotto il nome di magnetoidrodinamica e che viene oggi chiamata preferibilmente fisica del plasma con l'aiuto del collega Oskar Klein ha annunciato una nuova teoria sull'origine dell'universo. Premettiamo che il plasma è un gas totalmente ionizzato formato cioè d a atomi i quali in seguito ad altissima temperatura hanno perso completamente le particelle che circondano il nucleo. L'antimateria risulta costituita da antiatomi cioè da atomi che hanno elettroni nel nucleo e protoni perifericamente contrariamente a quanto si verifica negli atomi della materia. Secondo Alfvén l'Universo pima di prendere l'aspetto che ha oggi era costituito da un numero uguale di atomi e antiatomi i quali per la mutua attrazione gravitazionale cominciarono a spostarsi l'uno verso l'altro formando un'immensa nube in via contrazione gli a atoni e gli antiatomi vennero a contatto e cominciarono ad annullarsi trasformandosi in pura energia. Per questa annichilazione il calore della nube che già stava aumentando per la contrazione gravitazionale crebbe perciò la nube stessa cessò di contrarsi e successivamente esplose con furore originando l'odierno universo. Per spiegare come mai la materia non si sia del tutto annichilita a contatto con l'antimateria Alfvén suppose che durante il processo di mutua annichilazione si siam formato nella regione di contatto tra materia ed antimateria l'ambiplasma cioè un plasma doppio irraggiante altissime energie formato da atomi e antiatomi totalmente ionizzati permettendo che avesse luogo l'esplosione senza che la materia e l'antimateria si trasformassero completamente in pura energia elettromagnetica.
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