legge di Titius - Bode
Le distanze relative dei pianeti dal sole posta quella della terra uguale a 1 si possono fissare con una legge empirica formulata ne 1767 da Titius e pubblicata ne 1772 dall'astonomo tedesco Bode. La legge si deduce procedento nel seguente modo
si scrive una progressione geometrica crescente di 10 numeri uno per ogni pianeta, compresi i pianetini con ragione 2 ed i cui primi termini sono
0 3 6 12 24 48 96 192 384 768
ad ogni termine si aggiunge il numero 4
4 7 10 16 28 52 100 196 388 772
i termini poi ottenuti si dividono per 10
0,4 0,7 1,0 1,6 2,8 5,2 10,0 19,6 38,8 77,2
Il terzo numero 1,0 indica la distanza media terra-sole. Questa distanza della unità astronomi ca corrisponde in base ad osservazioni radar e dinamo-astronomiche a km 149.598.000. Moltiplicando questo numero per 0,4-0,7 ecc. si hanno rispettivamente le distanze in km di Mercurio Venere ecc. Questi valori sono approssimativamente vicini alle distanze reali dei pianeti ed il sole.
Nono corrispondono affetto quelli relativi alla distanza dei pianetini.
Volendo usare nell'ambito del sistema solare lo stesso criterio usato per le distanze siderali la distanza dei pianeti dal sole va da un minimo di 3 minuti luce per Mercurio a 7 ore luce per Plutone.
mercoledì 15 novembre 2017
lunedì 6 novembre 2017
pianeti e satelliti
pianeti e satelliti
I pianeti ( dal greco planetes = errante ) sono astri opache che si muovono intorno alle stelle da cui ricevono luce e calore. Della luce ricevuta una parte viene riflessa ed il potere riflettente della superficie di un pianeta cioè il rapporto tra la quantità di luce riflessa e quella ricevuta si chiama albedo. Le albedo per esempio di venere della terra e della luna sono rispettivamente 0,59, 0,45, 0,07. I pianeti del sistema solare sono varie centinaia ma i principali sono
Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno Urano Nettuno e Plutone. I primi due si dicono inferiori o intratellurici, gli altri superiori o extra tellurici, Tranne Mercurio e Venere i pianeti sono accompagnati da uno o più satelliti cioè astri che girano intorno ai pianeti e con essi introno ad una stella da cui vengono illuminati. Fra Marte Giove si contano oggi oltre 1600 piccoli pianeti detti asteroidi o pianetini il primo dei quali Cerere fu visto a Palermo nel 1801 dall'astronomo Lombardo G: Piazzi. Si può aggiungere che la scoperta di Plutone risale al 1930
I pianeti ( dal greco planetes = errante ) sono astri opache che si muovono intorno alle stelle da cui ricevono luce e calore. Della luce ricevuta una parte viene riflessa ed il potere riflettente della superficie di un pianeta cioè il rapporto tra la quantità di luce riflessa e quella ricevuta si chiama albedo. Le albedo per esempio di venere della terra e della luna sono rispettivamente 0,59, 0,45, 0,07. I pianeti del sistema solare sono varie centinaia ma i principali sono
Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno Urano Nettuno e Plutone. I primi due si dicono inferiori o intratellurici, gli altri superiori o extra tellurici, Tranne Mercurio e Venere i pianeti sono accompagnati da uno o più satelliti cioè astri che girano intorno ai pianeti e con essi introno ad una stella da cui vengono illuminati. Fra Marte Giove si contano oggi oltre 1600 piccoli pianeti detti asteroidi o pianetini il primo dei quali Cerere fu visto a Palermo nel 1801 dall'astronomo Lombardo G: Piazzi. Si può aggiungere che la scoperta di Plutone risale al 1930
giovedì 2 novembre 2017
il sole
il sole
E' una stella più vicina a noi ha uno splendore incomparabile ed è insostituibile per tutti gli esseri viventi. Il suo calore infatti fa sì che si svolga sulla terra la fotosintesi clorofilliana da cui dipende tutto ciò che vive prospera sul nostro pianeta dalla pianta agli animali e all'uomo. Dista dalla terra in media km 149.600.000^3. Ha una forma sferoidale e le sue dimensioni superano di molto quelle dei pianeti il diametro è di km 1.400.000 circa pari a 109 volte quello della terra : la superficie è di 12.000 volte della terrestre; il volume è 1.300.000 volte quello della terra e 500 volte quello complessivo dei pianeti; la massa è circa 333.000 volte quella terrestre (complessivamente la densità della materia solare è pari a 0,25 rispetto a quella della terra). Il sole ha un movimento di rotazione uno di rivoluzione e uno di traslazione: Il primo si compie nello stesso senso di rotazione dei pianeti in circa 25 giorni nelle zone equatoriali e in 38 in quelle polari: Si riduce da ciò i suo stato fluido. Quello di rivoluzione è dato dal ruotare del sole intorno al centro della Galassia con un periodo di 200 milioni di anni. In virtù della traslazione il sole si sposta nello spazio alla velocità di 20 km si aggira intorno ai 6.000 ° C, mentre quella del nucleo è di oltre 20 milioni di gradi. In un minuto 1 cm^2 di superficie terrestre riceve dal Sole 1,9 piccole calorie. Tale quantità di calore prende il nome di costante solare.
La fotosfera solare costituita da 59 elementi chimici allo stato gassoso presenta granulazioni molto luminose (grani solari) zone di vivo splendore (facole) e chiazze oscure ( macchie solari). Queste scoperte nel 1611 da Galilei sono voragini circolari o spiraloidi profonde migliaia di chilometri e con un diametro di 300.000 km. Possono essere considerate delle feritoie attraverso le quali viene lanciata all'esterno la materia solare.
Le macchie solari sono sede di fenomeni elettrici e magnetici. Esse compaiono a gruppi da un minimo ad un massimo, nello spazio di 11 anni.
Dopo un ciclo di anni circa ne ricomincia un altro nuove macchie poste a circa 30° di latitudine nord e sud si spostano verso l'equatore dove giungono dopo circa 11 anni poi scompaiono. L'esplosione di attività solare che si scatena al compimento dell'undicesimo anno va sotto il nome di massimo solare.
La fotosfera è avvolta dall'atmosfera solare distinta di norma in tre strati : lo strato invertente con uno spessore di poche centinaia di chilometri in cui è stata rivelata la presenza di idrogeno elio ossigeno e azoto ai quali vanno aggiunti il calcio il ferro e il magnesio allo stato di vapore: La cromosfera formata essenzialmente di idrogeno ed elio la quale durante le eclissi totali di Sole ha l'aspetto di un 'aureola rosea da cui si innalzano gigantesche masse di gas luminoso dette protuberanze e la corona solare molto estesa e rarefatta formata con tutta probabilità di gas altamente ionizzati e di elettroni capaci di riflettere e di polarizzare la luce. Nelle eclissi di sole la corona solare ha l'aspetto di una bianca fascia frangiata esternamente i cui raggi detti raggi coronali attingono altezze che si possono valutare ad oltre 15 milioni di km. E' opportuno precisare che i suddetti strati dell'atmosfera solare non sono tra loro nettamente divisi al nomenclatura adottata è una nomenclatura di comodo che consente di distinguere i vali livelli atmosferici.
E' una stella più vicina a noi ha uno splendore incomparabile ed è insostituibile per tutti gli esseri viventi. Il suo calore infatti fa sì che si svolga sulla terra la fotosintesi clorofilliana da cui dipende tutto ciò che vive prospera sul nostro pianeta dalla pianta agli animali e all'uomo. Dista dalla terra in media km 149.600.000^3. Ha una forma sferoidale e le sue dimensioni superano di molto quelle dei pianeti il diametro è di km 1.400.000 circa pari a 109 volte quello della terra : la superficie è di 12.000 volte della terrestre; il volume è 1.300.000 volte quello della terra e 500 volte quello complessivo dei pianeti; la massa è circa 333.000 volte quella terrestre (complessivamente la densità della materia solare è pari a 0,25 rispetto a quella della terra). Il sole ha un movimento di rotazione uno di rivoluzione e uno di traslazione: Il primo si compie nello stesso senso di rotazione dei pianeti in circa 25 giorni nelle zone equatoriali e in 38 in quelle polari: Si riduce da ciò i suo stato fluido. Quello di rivoluzione è dato dal ruotare del sole intorno al centro della Galassia con un periodo di 200 milioni di anni. In virtù della traslazione il sole si sposta nello spazio alla velocità di 20 km si aggira intorno ai 6.000 ° C, mentre quella del nucleo è di oltre 20 milioni di gradi. In un minuto 1 cm^2 di superficie terrestre riceve dal Sole 1,9 piccole calorie. Tale quantità di calore prende il nome di costante solare.
La fotosfera solare costituita da 59 elementi chimici allo stato gassoso presenta granulazioni molto luminose (grani solari) zone di vivo splendore (facole) e chiazze oscure ( macchie solari). Queste scoperte nel 1611 da Galilei sono voragini circolari o spiraloidi profonde migliaia di chilometri e con un diametro di 300.000 km. Possono essere considerate delle feritoie attraverso le quali viene lanciata all'esterno la materia solare.
Le macchie solari sono sede di fenomeni elettrici e magnetici. Esse compaiono a gruppi da un minimo ad un massimo, nello spazio di 11 anni.
Dopo un ciclo di anni circa ne ricomincia un altro nuove macchie poste a circa 30° di latitudine nord e sud si spostano verso l'equatore dove giungono dopo circa 11 anni poi scompaiono. L'esplosione di attività solare che si scatena al compimento dell'undicesimo anno va sotto il nome di massimo solare.
La fotosfera è avvolta dall'atmosfera solare distinta di norma in tre strati : lo strato invertente con uno spessore di poche centinaia di chilometri in cui è stata rivelata la presenza di idrogeno elio ossigeno e azoto ai quali vanno aggiunti il calcio il ferro e il magnesio allo stato di vapore: La cromosfera formata essenzialmente di idrogeno ed elio la quale durante le eclissi totali di Sole ha l'aspetto di un 'aureola rosea da cui si innalzano gigantesche masse di gas luminoso dette protuberanze e la corona solare molto estesa e rarefatta formata con tutta probabilità di gas altamente ionizzati e di elettroni capaci di riflettere e di polarizzare la luce. Nelle eclissi di sole la corona solare ha l'aspetto di una bianca fascia frangiata esternamente i cui raggi detti raggi coronali attingono altezze che si possono valutare ad oltre 15 milioni di km. E' opportuno precisare che i suddetti strati dell'atmosfera solare non sono tra loro nettamente divisi al nomenclatura adottata è una nomenclatura di comodo che consente di distinguere i vali livelli atmosferici.
mercoledì 1 novembre 2017
sistema eliocentrico o copernicano
sistema eliocentrico o copernicano
Il sistema geocentrico tenne campo per oltre un millennio nonostante che più di una voce si sia levata a denunciare l'erroneità di tale concezione. Solo intorno al 1500 fu formulata con solide basi scientifiche una nuova teoria. Il canonico Niccolò Copernico (1473-1543) celebre astronomo polacco che visse parecchi anni in Italia e precisamente a Bologna Ferrara Padova e Roma dove insegnò matematica sulla scorta delle osservazioni e delle scoperte del matematico Aristarco di Samo (III secolo a.C.) elaborò ed espose il suo celebre sistema eliocentrico (= avente per centro il sole) nel libro "De revolutionibus orbium coelestium libri VI" pubblicato dopo la sua morte e dedicato al papa Paolo III. Egli giunse a provare che il Sole è al centro del sistema solare e che i pianeti compresa la Terra girano interno ad esso, descrivendo orbite circolari. Il movimento circolare è da lui ritenuto i movimento naturale per le cose rotonde. Il libro di Copernico segnò una delle svolte essenziali del pensiero. Con esso si aprirono i tempi moderni, non solo per l'astronomia ma anche per la filosofi. Occorre però precisare che il pensiero di Copernico ed il suo sistema non hanno il carattere razionale che viene attribuito loro. Egli pone il Sole al centro dell'Universo al centro della sfera delle stelle fisse ma commette l'errore di non considerarlo come centro delle orbite planetarie : i movimenti dei pianeti esterni sono da lui riferiti non già al sole fisso ma al centro dell'orbita terrestre che non coincide con il sole.
La teoria copernicana fu sostenuta validamente da Galileo Galilei (1564-1642) e perfezionata dall'astronomo tedesco Giovanni Keplero (1571-1630). Galileo scoprì fra l'altro con il suo cannocchiale astronomico i 4 satelliti maggiori di Giove (Io , Europa, Ganimede e Callisto) da lui chiamati pianeti medicei in onore di Cosimo II De Medici Granduca di Toscana. Questa ultima scoperta rappresentava una prova della teoria eliocentrica: come Giove è circondato dai suoi satelliti anche il Sole è circondato dai suoi pianeti.
A conclusione di quanto è stato detto si può aggiungere che il danese Tycho Brahe (1546-1601) il più grande astronomo dell'epoca anti copernicano ma non convinto Tolemaico volendo conciliare i due sistemi ne immaginò uno nel quale il Sole e la Luna girano intorno alla Terra e 5 pianeti ruotano intorno al sole.
Il sistema geocentrico tenne campo per oltre un millennio nonostante che più di una voce si sia levata a denunciare l'erroneità di tale concezione. Solo intorno al 1500 fu formulata con solide basi scientifiche una nuova teoria. Il canonico Niccolò Copernico (1473-1543) celebre astronomo polacco che visse parecchi anni in Italia e precisamente a Bologna Ferrara Padova e Roma dove insegnò matematica sulla scorta delle osservazioni e delle scoperte del matematico Aristarco di Samo (III secolo a.C.) elaborò ed espose il suo celebre sistema eliocentrico (= avente per centro il sole) nel libro "De revolutionibus orbium coelestium libri VI" pubblicato dopo la sua morte e dedicato al papa Paolo III. Egli giunse a provare che il Sole è al centro del sistema solare e che i pianeti compresa la Terra girano interno ad esso, descrivendo orbite circolari. Il movimento circolare è da lui ritenuto i movimento naturale per le cose rotonde. Il libro di Copernico segnò una delle svolte essenziali del pensiero. Con esso si aprirono i tempi moderni, non solo per l'astronomia ma anche per la filosofi. Occorre però precisare che il pensiero di Copernico ed il suo sistema non hanno il carattere razionale che viene attribuito loro. Egli pone il Sole al centro dell'Universo al centro della sfera delle stelle fisse ma commette l'errore di non considerarlo come centro delle orbite planetarie : i movimenti dei pianeti esterni sono da lui riferiti non già al sole fisso ma al centro dell'orbita terrestre che non coincide con il sole.
La teoria copernicana fu sostenuta validamente da Galileo Galilei (1564-1642) e perfezionata dall'astronomo tedesco Giovanni Keplero (1571-1630). Galileo scoprì fra l'altro con il suo cannocchiale astronomico i 4 satelliti maggiori di Giove (Io , Europa, Ganimede e Callisto) da lui chiamati pianeti medicei in onore di Cosimo II De Medici Granduca di Toscana. Questa ultima scoperta rappresentava una prova della teoria eliocentrica: come Giove è circondato dai suoi satelliti anche il Sole è circondato dai suoi pianeti.
A conclusione di quanto è stato detto si può aggiungere che il danese Tycho Brahe (1546-1601) il più grande astronomo dell'epoca anti copernicano ma non convinto Tolemaico volendo conciliare i due sistemi ne immaginò uno nel quale il Sole e la Luna girano intorno alla Terra e 5 pianeti ruotano intorno al sole.
sistema geocentrico o tolemaico
sistema geocentrico o tolemaico
Anticamente 5 erano i Pianeti conosciuti e visibili ad occhio nudo Mercurio Venere Marte Giove e Saturno. Ad essi furono aggiunti Luna e Sole. Quest'ultima stella infatti fu scambiata per un pianeta perché erroneamente venne ritenuto vero il suo apparente movimento intorno alla terra. L'astronomo e geografo greco Claudio Tolomeo (138-180 d.C.) nato e vissuto in Egitto autore della grandiosa opera in 13 volumi intitolata l'Amalgesto per cui meritò l'appellativo di sublime e divino servendosi del materiale lasciato dai suoi predecessori specialmente da Ipparco di Nicea (150 a:C: ) perfezionò e divulgò il sistema geocentrico (avente per centro la terra) detto anche sistema tolemaico.
Secondo tale sistema la Terra era immobile al centro dell'Universo ed attorno ad essa giravano 7 pianeti: Luna Mercurio Venere Sole Marte Giove e Saturno. Essi si trovavano sull'equatore di altrettanti cieli trasparenti e invisibili che avevano lo stesso nome dei pianeti circondati a loro volta dal cielo delle stelle fisse che formava l'ottavo cielo. Il cielo stellato aveva per asse l'asse del mondo e in 24 ore ruotava intorno alla Terra da oriente ad occidente trascinando tutti gli altri cieli sottostanti. Questi cieli avevano oltre al moto comune diurno comunicato un moto proprio di durata variabile dall'uno e dall'altro che si effettuava da occidente ad oriente in senso contrario quindi al primo su assi che risultavano variamente obliqui rispetto a quello del cielo stellato e le cui orbite erano proiettate su una fascia del cielo stellato detta Zodiaco. Con la scoperta della precessione degli equinozi al cielo stellato avrebbero dovuto attribuire simultaneamente due movimenti propri in senso contrario quello diurno in senso orario sul piano dell'equatore e quello di precessione degli equinozi in senso antiorario sul piano dell'eclittica: Assegnarono allora ad esso come moto proprio solo il lento moto di precessione stimato pari ad 1° ogni 100 anni e posero un altro cielo chiamato Primo Mobile o Cristallino al di fuori delle stelle fisse che possedeva solo il moto diurno e presiedeva a quello sempre diurno di tutti gli altri cieli compreso quello delle stelle fisse da oriente ad occidente. Si ebbero così 9 cieli ai quali nel Medioevo aggiunsero un decimo cielo l'Empireo considerato immobile immateriale sede di Dio degli Angeli e dei beati. I cieli impiegavano un giorno per ruotare intorno alla Terra ed erano dotati di diversa velocità.
Il sole compiva il suo moto proprio con velocità uniforme descrivendo una circonferenza leggermente eccentrica rispetto alla Terra detta deferente. Gli altri pianeti invece di percorrere direttamente il lor cerchio ruotavano sopra un cerchio più piccolo detto epiciclo che aveva per centro un punto del deferente. Marte per esempio descriveva il suo epiciclo ma veniva trscinato contemporaneamente dal suo deferente intorno alla Terra per cui quando si trovava nella metà dell'epiciclo che si muoveva nello stesso senso del deferente aveva un moto diretto, quando era nella metà dell'epiciclo che si muoveva in senso opposto al deferente compiva un moto retrogrado.
Dante nella topografia del suo poema segue la teoria geocentrica
Anticamente 5 erano i Pianeti conosciuti e visibili ad occhio nudo Mercurio Venere Marte Giove e Saturno. Ad essi furono aggiunti Luna e Sole. Quest'ultima stella infatti fu scambiata per un pianeta perché erroneamente venne ritenuto vero il suo apparente movimento intorno alla terra. L'astronomo e geografo greco Claudio Tolomeo (138-180 d.C.) nato e vissuto in Egitto autore della grandiosa opera in 13 volumi intitolata l'Amalgesto per cui meritò l'appellativo di sublime e divino servendosi del materiale lasciato dai suoi predecessori specialmente da Ipparco di Nicea (150 a:C: ) perfezionò e divulgò il sistema geocentrico (avente per centro la terra) detto anche sistema tolemaico.
Secondo tale sistema la Terra era immobile al centro dell'Universo ed attorno ad essa giravano 7 pianeti: Luna Mercurio Venere Sole Marte Giove e Saturno. Essi si trovavano sull'equatore di altrettanti cieli trasparenti e invisibili che avevano lo stesso nome dei pianeti circondati a loro volta dal cielo delle stelle fisse che formava l'ottavo cielo. Il cielo stellato aveva per asse l'asse del mondo e in 24 ore ruotava intorno alla Terra da oriente ad occidente trascinando tutti gli altri cieli sottostanti. Questi cieli avevano oltre al moto comune diurno comunicato un moto proprio di durata variabile dall'uno e dall'altro che si effettuava da occidente ad oriente in senso contrario quindi al primo su assi che risultavano variamente obliqui rispetto a quello del cielo stellato e le cui orbite erano proiettate su una fascia del cielo stellato detta Zodiaco. Con la scoperta della precessione degli equinozi al cielo stellato avrebbero dovuto attribuire simultaneamente due movimenti propri in senso contrario quello diurno in senso orario sul piano dell'equatore e quello di precessione degli equinozi in senso antiorario sul piano dell'eclittica: Assegnarono allora ad esso come moto proprio solo il lento moto di precessione stimato pari ad 1° ogni 100 anni e posero un altro cielo chiamato Primo Mobile o Cristallino al di fuori delle stelle fisse che possedeva solo il moto diurno e presiedeva a quello sempre diurno di tutti gli altri cieli compreso quello delle stelle fisse da oriente ad occidente. Si ebbero così 9 cieli ai quali nel Medioevo aggiunsero un decimo cielo l'Empireo considerato immobile immateriale sede di Dio degli Angeli e dei beati. I cieli impiegavano un giorno per ruotare intorno alla Terra ed erano dotati di diversa velocità.
Il sole compiva il suo moto proprio con velocità uniforme descrivendo una circonferenza leggermente eccentrica rispetto alla Terra detta deferente. Gli altri pianeti invece di percorrere direttamente il lor cerchio ruotavano sopra un cerchio più piccolo detto epiciclo che aveva per centro un punto del deferente. Marte per esempio descriveva il suo epiciclo ma veniva trscinato contemporaneamente dal suo deferente intorno alla Terra per cui quando si trovava nella metà dell'epiciclo che si muoveva nello stesso senso del deferente aveva un moto diretto, quando era nella metà dell'epiciclo che si muoveva in senso opposto al deferente compiva un moto retrogrado.
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